Credo nel potere che ha l'immaginazione di cambiare il mondo,
di liberare la verità dentro di noi,
di cacciare la notte,
di trascendere la morte,
di incantare le autostrade,

di propiziarci gli uccelli,
di assicurarsi la fiducia dei folli.


(James G. Ballard)


mercoledì 13 dicembre 2006

...quando il volontariato si scontra con l'ottusità dei caporali...

Sono cresciuta nella mensa, come donna e come cristiana. L’aria di casa, i volontari con cui ho condiviso le fatiche di assestamento e di organizzazione per i locali da sistemare prima e per l’accoglienza e il servizio agli ospiti poi, le cuoche, che sono state per me tutte un po’ mamme o zie, i mensaday sotto la neve a primavera e sotto il sole d’autunno mi hanno arricchito la vita, hanno fortificato il mio cuore, hanno aperto la mia mente. E poi gli ospiti…tutti…Julian, Mafalda, Sebastian, Francesca, Maria, Alfredo, Michele…mi hanno spalancato gli occhi sulle difficoltà della vita, e su quanto poco basti per essere felice. Negli anni in cui ho svolto il mio servizio volontario alla mensa sono stati gli sguardi, i gesti e i racconti dei poveri a radicare in me la convinzione che un altro mondo non è possibile, ma necessario, perché la dignità di qualunque uomo o donna, non può e non deve essere svilita mai, indipendentemente dalla condizione sociale in cui ci si trova a vivere.
Ciò che ho imparato lo devo anche alla testimonianza silenziosa e costante di chi nel bene e nel male ha cercato di gestire al meglio delle proprie possibilità e competenze tutti i servizi che la mensa ha offerto e chissà per quanto ancora potrà offrire. Mi riferisco a Marco, e mi riferisco a chi lo ha accompagnato nelle notti insonni, nelle festività natalizie e pasquali, negli imprevisti, negli sfoghi e nelle preoccupazioni…Ileana, Pasquale, Antonello…che prima di essere dipendenti sono stati volontari come e più degli altri…

Da poco più di un anno sono cambiate molte cose, in peggio o in meglio questo non sta a me giudicarlo, saranno gli ospiti a stabilirlo più di chiunque altro.
Marco non ha più la responsabilità della struttura, mentre Antonello Ileana e Pasquale sembra andranno via a breve…se è vero che non sta a me giudicare se le cose miglioreranno o meno, di certo sono convinta che persone instancabili, motivate, accoglienti e disponibli come loro non potranno essere sostituiti così facilmente come i caporali ritengono…

Il mio pensiero della buonanotte và a loro, perché non è agli occhi di questa chiesa locale che dovranno dar conto della giustezza delle loro azioni, ma solo al Dio Afflitto, Affamato, Assetato, Carcerato che hanno accolto e servito donando il meglio di se stessi.
Vi voglio bene.

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