
Quasi mai si parte dalle stesse posizioni, perchè non stiamo dimostrando un teorema, non stiamo facendo un'equazione, non stiamo risolvendo un problema...non abbiamo a che fare con la sola logica, ma con qualcosa che è altro da noi, eppure è dentro di noi. E' qualcosa che non puoi gestire con la fermezza e con la logica, non puoi fissare sempre i limiti prima che l'emozione, la passione o lo stupore ti travolga... L'amore, non è ugale sempre e per tutti, per gli uomini o per le donne. E anche in una coppia collaudata c'è sempre chi in un momento dona di più dell'altro, si appassiona di più, costruisce di più...e poi arriverà il momento in cui accadrà il contrario, in quel bel gioco delle parti, dove l'importante è conoscere qual'è il filo rosso che lega le parti, e non tirarlo mai troppo, per non logorare la passione.
Partire dal presupposto che tanto l'altro "sa ciò che posso donargli, in quale tempo e in quale modo" non sempre è sufficiente per sentirsi a posto con se stessi e non considerare quanto e come l'altra persona può e voglia amare e sentirsi amata.
"Amare non è guardarsi l'un l'altro, è guardare insieme nella stessa direzione" Antoine de Saint-Exupèrj ...forse l'importante è chiedersi sempre in che direzione si sta e si vuole andare, e interrogarsi se le direzioni di entrambe le persone coincidono...crearne una insieme, poi, sarebbe magnifico...
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