Credo nel potere che ha l'immaginazione di cambiare il mondo,
di liberare la verità dentro di noi,
di cacciare la notte,
di trascendere la morte,
di incantare le autostrade,

di propiziarci gli uccelli,
di assicurarsi la fiducia dei folli.


(James G. Ballard)


martedì 12 dicembre 2006

L'amore al tempo degli uomini

Ho da poco concluso una discussione con un amico, un confronto sulla differenza tra gli uomini e le donne sull'amore e sul tempo e i modi di amare, sulla chiarezza e sulla trasparenza delle relazioni tra due persone interessate l'una all'altra. L'amore di chi parte tra due posizioni chiare e specchio l'uno dell'altra, con il desiderio di trarre dalla relazione le stesse medesime emozioni, circoscritte nell'ambito di limiti che sono gli stessi per entrambi. Senza che nessuno dei due pretenda o chieda di più, senza che nessuno dei due voglia donare di più... Quasi mai è così.
Quasi mai si parte dalle stesse posizioni, perchè non stiamo dimostrando un teorema, non stiamo facendo un'equazione, non stiamo risolvendo un problema...non abbiamo a che fare con la sola logica, ma con qualcosa che è
altro da noi, eppure è dentro di noi. E' qualcosa che non puoi gestire con la fermezza e con la logica, non puoi fissare sempre i limiti prima che l'emozione, la passione o lo stupore ti travolga... L'amore, non è ugale sempre e per tutti, per gli uomini o per le donne. E anche in una coppia collaudata c'è sempre chi in un momento dona di più dell'altro, si appassiona di più, costruisce di più...e poi arriverà il momento in cui accadrà il contrario, in quel bel gioco delle parti, dove l'importante è conoscere qual'è il filo rosso che lega le parti, e non tirarlo mai troppo, per non logorare la passione.
Partire dal presupposto che tanto l'altro "
sa ciò che posso donargli, in quale tempo e in quale modo" non sempre è sufficiente per sentirsi a posto con se stessi e non considerare quanto e come l'altra persona può e voglia amare e sentirsi amata.
"
Amare non è guardarsi l'un l'altro, è guardare insieme nella stessa direzione" Antoine de Saint-Exupèrj ...forse l'importante è chiedersi sempre in che direzione si sta e si vuole andare, e interrogarsi se le direzioni di entrambe le persone coincidono...crearne una insieme, poi, sarebbe magnifico...

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