Credo nel potere che ha l'immaginazione di cambiare il mondo,
di liberare la verità dentro di noi,
di cacciare la notte,
di trascendere la morte,
di incantare le autostrade,

di propiziarci gli uccelli,
di assicurarsi la fiducia dei folli.


(James G. Ballard)


lunedì 15 gennaio 2007

Prima la gente poi i brevetti

La multinazionale farmaceutica Novartis ha fatto causa al Governo Indiano perchè permette la produzione di farmaci generici dai costi contenuti, tra questi molti medicinali usati per curare l'Aids. Se la Novartis dovesse vincere la causa, le industrie potranno brevettare i farmaci essenziali più facilmente e questo comporterà il blocco della produzione di generici che ha fino ad oggi garantito un sensibile abbassamento dei prezzi, milioni di persone in tutto il mondo, e in particolare nei Paesi in Via di Sviluppo, potrebbero perdere l'unica fonte di medicinali a prezzi accessibili. La Novartis non è nuova a questo genere di azioni: già nel 1999 insieme ad altre 38 multinazionali farmaceutiche, aveva citato in giudizio il governo del Sudafrica, allora guidato da Nelson Mandela, per costringerlo a ritirare il "Medicine Act", una legge che consentiva la produzione in loco di farmaci contro l'Aids a prezzi più contenuti rispetto a quelli praticati dalle multinazionali. Le proteste dell'opinione pubblica di tutto il mondo allora costrinsero le 39 Big Pharma a ritirarsi dal processo nel 2001.
Il diritto alla vita viene prima del diritto a fare profitti, per questo MSF ha lanciato una raccolta di firme a livello internazionale per fare pressione sulla Novartis affinchè rinunci all'azione giudiziaria intentata contro il Governo Indiano.

Firmare significa offrire la possibilità alle popolazioni del Sud del Mondo di far valere il proprio diritto alla salute, che vale più di ogni brevetto.

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