Credo nel potere che ha l'immaginazione di cambiare il mondo,
di liberare la verità dentro di noi,
di cacciare la notte,
di trascendere la morte,
di incantare le autostrade,

di propiziarci gli uccelli,
di assicurarsi la fiducia dei folli.


(James G. Ballard)


domenica 11 febbraio 2007

Quando il nemico è quello sbagliato

Oggi è il giorno del ritorno, dell'autoanalisi coscienziosa e finalizzata al miglioramento di se stessi, della revisione personale dei modi di operare, del cammino che si intende compiere e soprattutto del come e del con chi si intende percorrerlo.
Qualcuno mi ha detto che otterrei molto di più con la dolcezza piuttosto che attaccando come un cane rabbioso che spesso rischia di mordersi la coda più che fare i suoi interessi...la dolcezza forse non mi appartiene, e mio malgrado devo ammettere che mi calza meglio il senso di insofferenza e di fastidio, che riesco mirabilmente ad esprimere in ogni forma, gesto e misura...
Ma dall'insofferenza e dal conflitto non nasce niente di buono, ce lo insegnano più in generale i conflitti bellici in atto e trascorsi, e più in particolare la qualità delle realzioni che si intessono in questo modo, per lo più pessime, e la qualità della vita propria e di chi ci è accanto.
Mi arrabbio pensando che gli aspetti del carattere di mio padre che meno sopporto, si stanno inevitabilmente e involontariamente riflettendo nel mio, mi innervosisco verificando che l'atteggiamento di soggezione e di perenne senso di colpa (che cosa ho fatto questa volta?) che l'altro uomo della mia vita provoca in me e in chi gli è vicino, lo induco io stessa in chi mi ama e in chi mi vive accanto...mi arrabbio perchè non some come porvi rimedio, quasi come se fosse un corpo estraneo venuto ad abitare nella mia anima senza che rendermene conto, senza aver chiesto permesso, che vive alle mie spalle e mi trasforma in chi meno apprezzo.
Eppure so che esiste il modo per mitigarmi, per migliorarmi, aggiustare il tiro e tirar fuori il meglio di me stessa. Provo a cominciare oggi, con i primi due mea culpa: uno rivolto all'altra metà del mio cielo, l'altra ad una ragazza che mi vul bene e che a stento riesco a tollerare...
...perchè in fondo lo so anch'io che per vivere bene la vita bisogna cercare di trarre il meglio dagli imprevisti che ci capitano; che una rabbia che non si trasforma in indignazione e quindi in azione, inevitabilmente finisce con il trasformarsi in frustrazione; che è meglio allearsi con chi ci ama, perchè di nemici ce ne sono già troppi e non occorre crearsene di nuovi; che uno scontro, un conflitto non finalizzato al miglioramento di chi ne è coinvolto, non serve a niente...
...ora c'è solo da passare dalla conoscenza all'applicazione di essa...solo...vabbè si dice che chi ben comincia è alla metà dell'opera... :-)

2 commenti:

  1. perchè essere se stessi è sbagliato?
    il dna nn dice verità, l'incazzatura è segno che ci tieni alle cose, lo sai.
    perchè scrivere a silvia? insomma non si può ricambiare chiunque ti dica che ti vuole bene, l'interessamento all'altro è spontaneo, riesci a costringere te stessa a voler bene a qualcuno solo perchè l'altro dice di volertene? non credo sia possibile, non sarebbe un sentimento genuino. e il senso di colpa? perchè? così nn saresti una buona cristiana o una buona moglie???

    p.s. esigo spiegazioni ;P no, nn ti preoccupà

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  2. Cavolo!Mi hai sconvolto con questo commento...non sarà mica che hai il mio stesso problema? :-)
    Cmq sn d'accordo con te quando dici che mi sarebbe impossibile autocostringermi a voler bene a qualcunoi, se questo bene non c'è...la creazione di un sentiomento non può che essere naturale e spontanea, se non non si definirebbe un sentimento. Ho scritto a Silvia perchè amo la chiarezza e la trasparenza, che sono entrambi aspetti del mio carattere, e poi sì, forse perchè un po'"in difetto" con lei mi sentivo, non foss'altro per l'inespressa e dichiarata insofferenza che provo per lei e per la mancanza di chiarezza di cui dicevo prima...
    Per il resto, sarà pur vero che il dna non dice la verità, ma ti assicuro che è brutto scoprire che gli stessi comportamenti, atteggiamenti e parole che ti danno fastidio, li applichi tu stessa agli altri senza rendertene conto, provocando le stesse reazioni che feriscono te stessa...è in questo che voglio migliorare...è così sbagliato?
    Un bacio dammiggianella! :-)

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