Credo nel potere che ha l'immaginazione di cambiare il mondo,
di liberare la verità dentro di noi,
di cacciare la notte,
di trascendere la morte,
di incantare le autostrade,

di propiziarci gli uccelli,
di assicurarsi la fiducia dei folli.


(James G. Ballard)


sabato 17 febbraio 2007

Il peso della coerenza

Stamattina è una di quelle che iniziano storte, che ti svegli e sebbene sai che devi fare una marea di cose, ti passa la voglia e ne perdi il senso. Così resti in pigiama fino a quest'ora e scrivi un post scemo sul blog solo per dar voce ad uno sfogo strano, di quelli senza voce e pieni di gesti. Ieri sera si parlava di coerenza, più che altro verso se stessi piuttosto che verso un ideale o un credo, e stamattina mi sono svegliata con un senso di nausea verso le migliaia di parole che diciamo e che neanche sappiamo bene che vogliano dire. Coerenti verso se stessi, come si fà ad esserlo se non si è mai sicuri del tutto di chi siamo davvero? La coerenza dei gesti rispetto alle parole, o meglio il contrario: delle azioni rispetto ai discorsi...chi ci riesce davvero? Ok mi si può obiettare che almeno ci si prova, uno fa del proprio meglio...mi domando cosa succede però quando nell'essere se stessi intervengono le richieste degli altri. Ok il pensiero è un po' contorto, ma stamattina và così, quindi portate pazienza e sforzatevi, se vi và, di capire quel che voglio dire.
Dall'incontro con l'altro inevitabilmente ci si trasforma un po' dentro, perciò c' è un po' di gente saggia che dice che "siamo la gente che incontriamo" il che è una cosa buona, ottima fino a quando uno non si perde...fino a quando le persone che si è incontrato nella propria vita ti sconvolgono quella che porima era solo la tua vita. Intendiamoci, non mi terrorizzano gli sconvolgimenti, ma essendo la prova vivente di alcuni sconvolgimenti più o meno consistenti, vi dico che non sempre uno sa come prenderli o gestirli, e quindi non sempre siamo di fronte ad un impatto positivo! La coerenza in tutto ciò che c'entra? C'entra perchè nelle nostre continue trasformazioni a volte non sappiamo più chiederci a cosa dovremmo essere coerenti, a noi stessi certo, ma in continuo divenire e trasformarsi. Per cui potrbbe accadere che qualcosa che per noi era un valore prioritario, a cui far riferimento in ogni azione, diventi secondario o scomparire in un dato momento storico...e che sogni, speranze, impegni per cui ci siamo spesi diventino progetti ingombranti, pesanti...da qui il senso mutevole di una coerenza che diventa peso... Vabbè forse 'sto post non ha capo nè coda, ma vi ho già detto che stamattina và così...prendetela come viene, come sfogo incoerente... ;-S

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