...città turistica-caotica-piena di colori e di meraviglie di giorno, deserta-desolata-triste di sera, eccezion fatta per alcune aree popolate da pochi fantasmi-animali notturni...
...città di piedi-interminabili camminate-calli tutti uguali eppure diversi-piazze-palazzi come

...città di terra instabile (è Mestre la “Terra ferma di Venezia”)-di mare- di acqua alta-di terra e mare insieme, che si mischiano e non si capisce più dove inizia l’una e finisce l’altra-di gabbiani e di piccioni-di scale-di gondole e gondolini-di vaporetti-di piedi, piedi e ancora piedi…
...città di vetro-di maschere- di spritz alle sei e cicchetti alle sette-di silenzio e di musica assordante-di San Martino-di maratone-d’arte-architettura-cinema-biennali annuali…
...città in continuo mutamento eppure immobile, immutabile-mesta e seriosa-giocosa di cappelli-di bambini che giocano dovunque-di anziani sereni (c’è chi con tranquillità vive fino a 106 anni)-

Insomma la cartolina della “mia Venezia”… di donna viaggiante, di sposa senza il compagno della sua vita,l’altra parte di sé, di pseudo ArchiTETTA con la voce bassa e gli occhi spalancati, di studentessa da ultimo banco che non rinuncia però alla sua parte di ricerca e di domanda, di sognatrice ancora con lo sguardo di chi crede che un mondo diverso possibile si può e si deve realizzare, per noi, per la storia e l’amore di chi ci ha preceduto, per il futuro delle generazioni che saranno.
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